var _gaq = _gaq || []; _gaq.push(['_setAccount', 'UA-26218038-5']); _gaq.push(['_trackPageview']); (function() { var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true; ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://ssl' : 'http://www') + '.google-analytics.com/ga.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s); })();

martedì 23 ottobre 2012

Con il film “Lo spazio bianco” Francesca Comencini descrive le vicissitudini di una donna matura in procinto di diventare madre.

Titolo: Lo spazio bianco
Regia: Francesca Comencini
Soggetto: Valeria Parrella
Sceneggiatura: Francesca Comencini, Federica Pontremoli
Produzione: Italia, 2009
Cast: Margherita Buy, Gaetano Bruno, Giovanni Ludeno, Salvatore Cantalupo, Antonia Truppo, Guido Caprino, Maria Paiato, […]

Una gravidanza inattesa crea in Maria (Margherita Buy), insegnante di italiano in una scuola serale, un tale scombussolamento che le sconvolge quell’equilibrio vitale che aveva raggiunto fino a quel momento. Maria, che vive da sola e che data l’età avanzata aveva abbandonato definitivamente il sogno di diventare madre o di farsi un compagno o un marito, quando meno se l’aspetta, in seguito ad un rapporto sessuale, casuale, transitorio, rimane prima incinta e poi sola a gestire la gravidanza perché abbandonata da Pietro (Guido Caprino), l’uomo con cui aveva avuto la relazione “galeotta”. Maria conduce magnificamente la gravidanza ma partorisce prematuramente Irene, una bimba di sei mesi. Il tempo in cui la neonata rimane nell’incubatrice, sospesa tra vita e la morte, fino a quando questa forse acquisirà le capacità fisiologiche che le consentiranno di vivere autonomamente, costituisce “lo spazio bianco”, cioè l’interstizio che c’è tra l’essere e il non essere, il vuoto che ognuno di noi prova in quei particolari momenti della vita caratterizzati da una grande insicurezza, e che fomenta quelle incertezze quotidiane che ognuno tende a sopprimere, spinto da una forza sconosciuta, per giungere a quelle ricercate emozioni che danno un senso alla vita. In quello “spazio bianco” Maria, infatti, inserisce ogni cosa a torto o a ragione, dove, casualmente e spontaneamente a seconda del momento e dei fatti che sta vivendo, intercala  i ricordi belli e cattivi che le affiorano alla mente e i fatti che le succedono  quotidianamente con tutte le palpitazioni e il conseguente sconforto che generano le umane ansie miste alle preoccupazioni, alle inquietudini e alle angustie. Queste, per fortuna e forse per un innata tendenza alla conservazione della specie umana, sono intervallate fortunatamente da frammenti momentanei di gioia. La misteriosa Margherita Buy, una delle poche attrici italiane avulsa a ragione dal gossip, interpreta magistralmente un personaggio che sembra costruito apposta per lei. Per questo film la Buy, infatti, ha avuto la nomination come migliore attrice del premio Nastro d’argento 2010 e la nomination come migliore attrice del premio Davide di Donatello 2010. Francesca Comencini mostra, da parte sua, la bravura e la profondità della grande regista ottenendo il premio Nastro d’argento 2010. Il film è stato tratto dal romanzo omonimo della scrittrice Valeria Parrella.