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domenica 22 ottobre 2017

“Dove non ho mai abitato” è una profonda descrizione nostalgica legata agli affetti più cari

Titolo: Dove non ho mai abitato
Regia: Paolo Franchi
Soggetto: Paolo Franchi, Roberto Scarpetti, Chiara Laudani
Sceneggiatura: Paolo Franchi,Rinaldo Rocco, Daniela Ceselli
Musica: Pino Donaggio
Produzione Paese: Italia, 2017
Cast: Emmanuelle Devos, Fabrizio Gifuni, Giulio Brogi, Hippolyte Girardot, Isabella Briganti, Giulia Michelini, Fausto Cabra, Jean-Pierre Lorit, Alexia Florens, Naika Rivelli, Valentina Cervi, Yorgo Voyagis, […]





Il regista Paolo Franchi con il suo ultimo film “Dove non ho mai abitato” affronta il tema della nostalgia, cioè dell’amarezza che una persona – in questo caso Francesca (Emmanuelle Devos) - prova nel ritornare nella casa che l’ha vista nascere, crescere e formarsi, e nel comprendere quanto amore e quanto soffio vitale abbia lasciato alle sue spalle. Prova  angoscia nel sentire di avere lasciato, come recita il poeta nella poesia Vissi in quel luogo, … gli affetti più cari/ le fragranze deliziose/ le dolcezze ancestrali/ le carezze briose/ le umane cortesie/ i respiri ingenui/ per l’insania perniciosa/ della miseria umana/ ignara di come gira il mondo/ che il caso aveva prodotto, e anche se stessa.
Da quella casa, ancora giovane e appena laureata in architettura, infatti, Francesca era ‘fuggita’ per la ricerca di uno spazio di libertà e di crescita individuale che suo padre, Manfredi (Giulio Brogi), un famoso e stimato architetto, le negava cercando di sottometterla ai suoi desideri professionali, senza tener conto della sua personalità. 
Francesca, da Parigi, dove si era già formata una famiglia con un mite finanziere francese, Benoît (Hippolyte Girardot), e una figlia, ritorna alla casa paterna – ha già cinquant’anni -, per festeggiare il compleanno del padre, ormai ottantaquattrenne, il quale coglie l’occasione di proporle, non dimentico del passato, e per non farla scappare un’altra volta - in tutti questi anni non hai fatto che scappare, le dice - una collaborazione professionale con il suo consociato, l’introverso e taciturno architetto Massimo (Fabrizio Gifuni), nella ristrutturazione di una villa, fuori Torino, dove dovranno andare ad abitare due giovani, Giulia (Giulia Michelini) e Paolo (Faustio Cabra), innamorati profondamente, che stimolano in Francesca, forse, l’insorgere di qualcosa di magnifico e suggestivo che lei non aveva mai provato nella sua vita d’oltralpe, piatta, inespressiva e priva di un briciolo di passione.
Quella collaborazione che Francesca, in un primo tempo, accetta controvoglia, è il veicolo che la trasporta ad avere con Massimo non solo un intenso rapporto professionale e ad amare quel nuovo lavoro, ma a generare in sé e ad alimentare inconsapevolmente e gradualmente un latente e non manifesto innamoramento, tant’è che ad un certo punto Francesca gli chiede Tu hai mai fatto delle follie per amore? Ma follie vere, senza pensare alle conseguenze.
Tutto questo determina in Francesca un tormentoso conflitto interiore, tra scegliere e lasciare perdere, tra essere se stessa e mantenere lo status quo, tra una amore che non ha mai provato  e la sua famiglia, tra ragione e sentimento, che la sconvolge e la travolge e che coinvolge senza tregua alcuna anche Massimo. 
Ambedue si trattengono nell’esporsi e nel manifestare ciò che hanno in serbo nel loro animo, anche se i loro sguardi intensi e passionali esprimono palesemente il sentimento intimo che li unisce.
Paolo Franchi, grazie alla forza recitativa ed espressiva, tormentata e appassionata,  degli attori protagonisti, Emmanuelle Devos, Fabrizio Gifuni e Giulio Brogi, e aiutato anche da splendidi pezzi musicali e da una gradevole colonna sonora di Pino Donaggio, riesce a coinvolgere in modo perspicace e realistico, con continuità ed emotivamente, lo spettatore, che si sente immerso in un affascinante turbinio da cui non vorrebbe mai uscire e in cui rimane in sospensione fino alla fine.
Fimografia
La spettatrice (2004), Nessuna qualità agli eroi (2007), E la chiamano estate (2012).
Francesco Giuliano