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sabato 1 luglio 2017
In “Parliamo delle mie donne” Claude Lelouch con briosa semplicità drammatica parla delle sue donne
Titolo:
Parliamo delle mie donne
Titolo
originale: Salaud, on
t'aime
(Bastardo, ti vogliamo bene)
Regia: Claude Lelouch
Sceneggiatura: Claude Lelouch, Valérie
Perrin
Musica: Francis Lai
Produzione Stato: Francia, 2014
Cast: Johnny Hallyday, Sandrine Bonnaire,
Eddy Mitchell, Irène Jacob, Pauline Lefèvre, Sarah Kamezy, Jenna Thiam, Agnès
Soral, Isabel de Hertogh, Valérie Kaprisky, […]
Dopo due anni
“Parliamo delle mie donne” (2014) dalla sua uscita in Francia, arriva nelle
sale italiane il cinquantacinquesimo film diretto dal prolifico ottantenne regista francese Claude
Lelouch, che iniziò la sua carriera di cineasta a sedici anni con il film “Il male del secolo” (1953). Sequenze mozzafiato di splendidi
e candidi paesaggi alpini innevati dell’Alta Savoia francese accompagnate dalle
bellissime canzoni jazz di Louis
Armstrong e Ella Fitzgerald e, in alcuni tratti del film, dalla canzone cantata da
Dean Martin nel film in tv “Rio Bravo” (1950), già di per sé rendono questo film attraente, emozionante e particolarmente
apprezzabile nel suo genere. Lelouch vuole parlare di se stesso e delle sue figlie, descrivendo nella sua parte finale la vita del fotografo di guerra
Jacques Kaminsky (Johnny
Hallyday) che, dopo aver girato il mondo a macchia di
leopardo, inseguendo le guerre, e dopo aver visto morte e desolazione, vuole, ormai ultrasettantenne, godere di un
po’ di pace e serenità in una “valle dell’Eden” alpina, lontano dal frastuono e
dal caos di una città come Parigi. Jacques vi si compra una vasta tenuta con un
magnifico casolare, da cui si gode una vista panoramica. “Un posto davvero
isolato”, lontano dal mondo, dove “non vorrebbe essere seppellita” - sostiene la moglie Bianca (Agnès Soral) che, invece, preferisce rimanere in città,
abbandonandolo. Jacques, allora, rimasto solo, si lega affettivamente alla sua
nuova compagna, la dolce e affabile Nathalie (Sandrine
Bonnaire), di circa trent’anni più giovane - una differenza d’età considerevole
che però non sembra incidere negativamente sul loro incipiente idillio -, con
la quale condivide quel paradiso naturale. Per festeggiare la nuova proprietà
Jacques invita l’amico fraterno Frédéric (Eddy Mitchell),
medico personale, e le sue quattro figlie a cui ha dato per bizzarria,
rispettivamente, il nome delle quattro stagioni,Primavera (Irène Jacob), Estate
(Pauline Lefèvre), Autunno (Sarah Kamezy) e Inverno (Jenna Thiam) e che ha
avuto dal rapporto con quattro donne diverse nel suo girovagare per il mondo.
Queste ultime, in un primo momento non accettano l’invito deludendo il padre, ma
poi, in seguito a una telefonata che Frédéric fa a Primavera, ognuna per
proprio conto si convince e si reca dal padre facendo risultare l’arrivo un’improvvisata.
Jacques è felicissimo per
avere riunito le sue bellissime figlie e per averle tutte finalmente accanto a
lui. Ogni cosa sembra procedere fin troppo bene, ma durante il convivio la rivelazione
casuale di Jacques di avere un’altra figlia cubana, Francia (Valérie Kaprisky),
concepita durante la crisi della Baia del Porci (1962), scatena un putiferio
dai risvolti profondamente drammatici anche se “il caso ha il suo fascino”. E può
capitare così che la ricerca della felicità può avere conseguenze caotiche
opposte a essa e irreversibili.
Parafrasando i suoi precedenti film “Un
uomo, una donna” (1966) e “Un uomo, una donna oggi” (1986), si potrebbe dare il
titolo “Un uomo, tante donne” a questo coinvolgente film che verrà sicuramente
apprezzato anche dagli ambientalisti. Un film interpretato magnificamente dal
cantante attore Johnny Hallyday che, con il suo viso solcato da profonde rughe
scavate dal tempo e con i suoi occhi piccoli ma profondamente espressivi,
riesce ad esprimere le fondamenta della filosofia di vita di Jacques basate “sulla
giusta distanza” e “sull’equilibrio interiore”, equilibrio che da un
atteggiamento impulsivo e irrefrenabile da parte di una delle figlie però viene
alterato.
Filmografia
Il male del secolo (1953), Usa alla rinfusa (1956), Una città
non come le altre (1956), Quand le rideau se lève (1957), La guerra del
silenzio (1959), I meccanici dell’aviazione (1959), S.O.S. Elicottero (1959),
Ciò che è proprio dell’uomo (1960), L’amore senza ma …(1962), Una ragazza e
quattro mitra ( 1964), La donna è uno spettacolo (1964), Operazione golden car
(1966), Un uomo, una donna (1966), Lontano dal Vietnam (1967), Vivere per
vivere( 1967), Un tipo che mi piace (1969), La vita ,l’amore, la morte (1969),
La canaglia (1970), Tre dritti a Saint Tropez (1971), L’avventura è l’avventura
(1972), Ciò che l’occhio non vede (1973), Una donna e una canaglia (1973), Il
matrimonio (1974), Tutta la vita (1974), Il gatto, il topo, la paura e l’amore
(1975), Un appuntamento (1976), La fabbrica degli eroi (1976), Chissà se lo
farei ancora (1976), Un altro uomo, un’altra donna (1977), Agenzia matrimoniale
(1978), A noi due (1979), Bolero (1981),
Edith e Marcel (1983), Viva la vita (1984), Tornare per rivivere (1885),
Un uomo, una donna oggi (1986), Una storia dei nostri giorni (1986), Una vita
non basta (1988), Ci sono dei giorni … e delle lune (1990), La belle histoire (1991),
L’amante del tuo amante è la mia amante (1993) I miserabili (1995), Lumière et
compagnie (1995), Uomini e donne – Istruzioni per l’uso (1996), Per caso o per azzardo (1998), Una per tutte (1999),
And Now … Ladies & Gentlemen (2002), 11 settembre 2001 (2002), Les
parisiens (2004), Le courage d’aimer (2005), Roman de gare (2007), Ces
amours-là (2010), Parliamo delle mie donne (2014), Un + une (2015), Chacun sa
vie (2017).
Francesco Giuliano
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