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giovedì 31 maggio 2018

“La mélodie” mostra che inculcando passione e attraverso il divertimento si possono educare anche gli studenti più scalmanati


Titolo: La mélodie

Titolo originale: La mélodie

Regia: Rachid Hami

Sceneggiatura: Rachid Hami, Guy Laurent, Valérie Zanatti

Musica: Bruno Coulais

Produzione Paese: Francia, 2017

Cast: Kad Merad, Samir Guesmi, Alfred Renely, Jean-Luc Vincent, Tatiana Rojo, Slimane Dazi, Mathieu Spinosi, Zakaria-Tayeb Lazab, Youssouf  Gueye, Mouctar Diawara, Shirel Nataf, Anaïs Meiringer, Amine Chir, […]



Il maestro Simon Daoud (Kad Merad), essendo disoccupato, per sbarcare il lunario accetta la proposta di lavoro di Farid Brahimi (Samir Guesmi): deve insegnare a suonare il violino ad una classe multietnica di studenti scalmanati e che provengono da uno stato sociale particolare e di profondo disagio. In effetti, a Simon quel lavoro non piace soprattutto perché quei ragazzi sono mancanti di regole e non conoscono il significato di rispetto. Non sono capaci di concentrarsi per più di trenta secondi. Se non vogliono  imparare, non devono restare! - dice a Farid, Simon che viene tentato di abbandonare perché non riesce a creare attenzione e trasporto. La situazione non migliora fino a quando nella classe non subentra Arnold (Alfred Renely), un ragazzo nero che sente subito la passione per la musica e per quello strumento. Tramite Arnold, il maestro Simon, attraverso la tenerezza manifestata sia nei confronti dei genitori che degli studenti, riesce a portare la classe a suonare al concerto di fine anno scolastico alla Filarmonica di Parigi con grande successo.

Orbene, questo film, come tanti altri dello stesso genere tra cui  “L’attimo fuggente” (1989) di Peter Weir, Detachment – Il distacco (2011) di Tony Kaye, “Lezione di sogni” (2011) di Sebastian Glober, “Il rosso e il blu” (2012) di Giuseppe Piccioni, e altri ancora, dimostra che gli insegnanti nel relazionarsi con gli studenti devono mostrare molta pazienza e devono trattarli sopportando spesso certi loro comportamenti non ortodossi, sgarbati, irrispettosi e irriverenti. Compito di ogni insegnante è quello di correggere tali comportamenti non a parole ma con le azioni cercando di inculcare loro, sulla base della loro intima personalità e delle condizioni socio-economiche delle rispettive famiglie di provenienza, tramite il divertimento, passione e amore. Mentre in “Lezione di sogni” è il pallone lo strumento che diverte per fare imparare l’inglese, in “La mélodie” è la musica che rappresenta un linguaggio universale, che fa sognare e condividere profonde emozioni. Attraverso la musica, infatti, si crea aggregazione, si educa al lavoro di gruppo e al rispetto delle regole e degli altri. Ovviamente, in un lavoro educativo è necessario il coinvolgimento delle famiglie perché tramite esse si possono coinvolgere anche i loro figli.

“La mélodie” è stato presentato, fuori concorso, al Festival di Cannes 2017 perché Rachid Hami, a soli 32 anni, lo ha ben diretto facendosi apprezzare dagli spettatori.

Filmografia
Nessuna causa di effetto senza causa (2005), Scegliere di amare (2008).

Francesco Giuliano