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martedì 22 novembre 2011

"Finchè c' è Guerra c' è Speranza", Alberto Sordi distrugge l' ipocrisia della società occidentale.

"Finchè c' è Guerra c' è speranza" è un film scritto e diretto da Alberto Sordi e uscito nelle sale nel 1974.
L' attore romano è il vero mattatore del film, interpreta il ruolo dell' attore principale, del regista, è autore del soggetto e della sceneggiatura (quest' ultima in collaborazione con Leo Benvenuti e Piero De Bernardi). Del montaggio si è occupato Ruggero Mastroianni, delle musiche lo è Piero Piccioni e della fotografia lo è Sergio D' Offizi.
Nel Cast hanno partecipato Alberto Sordi, nel ruolo di Pietro Chiocca un mercante d' armi ossessionato dalla volontà di dare benessere alla sua famiglia, Silvia Monti, nel ruolo di Silvia (moglie di Pietro, mondana e superficiale), e poi anche Alessandro Cutolo, Edoardo Faieta, Mauro Firmani e tanti altri.
La trama racconta di Pietro, un ex venditore di pompe idrauliche che per mantenere l' altissimo livello di vita della sua famiglia si trasforma in un commerciante d' armi. Pietro viaggia in Africa piazzando armi e rispettando il solo principio della convenienza economica.
Mentre vende armi al movimento di liberazione algerino rischia anche di restare ucciso durante un bombardamento.
Ritornando in Italia, dopo uno dei suoi tanti viaggi, viene aggredito verbalmente dalla sua famiglia, un inchiesta giornalistica ha reso noto il suo nome e il suo lavoro, disonorando la stessa...
Nel film Alberto Sordi attraverso contenuti tragicomici descrive l' ipocrisia della nostra società e ci spiega che le colpe di una guerra come anche della povertà africana non sono anche quelle indirette di una società che spesso dimentica che proprio benessere derivi della sofferenza altrui e che piuttosto che cambiare preferisce il non guardare.

Il film completo su Youtube:
http://www.youtube.com/watch?v=odeGlYPP6Po

Fonti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Finch%C3%A9_c'%C3%A8_guerra_c'%C3%A8_speranza


Una volta tanto i potenti hanno la peggio nel film francese "L'esplosivo piano di Bazil"



Questo film è una favola dei nostri tempi, raccontata secondo lo stile fumettistico, allettante e divertente del regista Jean-Pierre Jeunet. Una commedia, in parte ironica, che narra la vittoria dei deboli sui potenti, (una volta tanto ci vuole!) ma che a volte assume connotati tristi perché si sofferma dei delitti causati dalle armi di qualunque tipo e delle pene che è costretto a subire un povero ragazzo di nome Bazil, che rimane orfano di padre, deceduto accidentalmente per lo scoppio di una bomba. Bazil diventato adulto viene, anche lui accidentalmente, ferito gravemente da una pallottola vagante, rimanendo per questo privo di lavoro. Si vede allora costretto a dormire sotto i ponti e vivere senza fissa dimora. Nel suo girovagare incontra un clochard che gli fa conoscere altri clochard, ognuno dei quali sa fare cose molto interessanti e originali. Con loro Bazil progetta un piano di vendetta che lo vedrà vincitore sui “signori” che si arricchiscono con la vendita delle armi, quelle stesse armi che gli hanno rovinato la vita per sempre. Una favola che, con raffinata delicatezza e originale brio, affronta il tema nefando della produzione delle armi e quello annoso dei rifiuti, dai quali invece si possono ottenere strumenti meravigliosi e straordinari. Una favola che descrive da una parte le nefandezze e lo sfruttamento dei neri per loschi fini e dall’altra la sincera e appassionata umanità che traspare tra i deboli e i miserabili costretti a vivere di tutto quello che viene ritenuto, dalla società opulenta e consumistica, superfluo. Bravo il regista nell’uso della macchina da presa, meravigliosa e fantastica la sceneggiatura e bravo, tra tutti gli attori, Dany Boon che ha saputo interpretare con originalità e con una mimica eccezionale il personaggio Bazil.



Un film francese del 2009 di Jean- pierre Jeunet con gli attori Dany Boon, Nicolas Marié, Jean-Pierre Marielle, André Dussollier, Yolande Moreau, Julie Ferrier e tanti altri. (Francesco Giuliano)






Fonti:



"Il Magistrato", un melodrama sociale di Luigi Zampa.

"Il Magistrato" è un dramma diretto da Luigi Zampa e uscito nelle sale nel 1959.
Luigi Zampa si è occupato anche della sceneggiatura, assieme a Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa, delle musiche è autore Manuel Merino e Gàbor Pogàny, del montaggio Mario Serandrei,  delle musiche lo è Renzo Rossellini, della fotografia Cesare Mogherini.
Nel cast hanno partecipato Francois Pèrier, Jacqueline Sassard, Andrea Morandi, Antonio Acqua, Claudia Cardinale, Maurizio Arena.
La trama tratta delle vicende un Magistrato J. Suarez (interpretato da Morandi) che indagando sul delitto di un imprenditore sociale portuale si imbatte in una serie di turbide vicende.
Zampa realizza un discreto dramma sociale che ha il solo torto di allargare eccessivamente la tematica rendendola parzialmente confusa.

Uno spezzone in spagnolo trovato su Youtube:
Fonti: