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sabato 17 marzo 2018
“Maria Maddalena” un film che finalmente rivaluta una donna bistrattata per più di quattordici secoli dalla Chiesa cattolica
Titolo:
Maria Maddalena
Titolo
originale: Mary
Magdalene
Regia: Garth Davis
Sceneggiatura: Helen Edmundson, Philippa Goslett
Musiche: Hildur Guõnadóttir, Jóhann Jóhannsson
Produzione Paese: UK, USA, Australia, 2018
Cast: Rooney Mara, Joaquin Phoenix, Chiwetel
Ejiofor, Tahar Rahim, Denis Ménochet, Ariane Labed, Zohar Shtrauss, Uri
Gavriel, Charles Babalola, Tawfeek Barhom, Michael Moshonov, David Schofield,
Hadas Yaron, Ryan Corr, Irit Sheleg,Theo Theodoridis, [...]
Dopo
il debutto come regista del film Lion –
La strada verso casa presentato al Toronto International Film Festival 2016,
Garth Davis dirige questo suo secondo
lungometraggio Maria
Maddalena dal tratto originale e anticonformista, interpretando
i dettami evangelici secondo una visione umana laicale al femminile. Per la
prima volta il Nuovo Testamento viene epurato da quel carattere maschilista che
lo ha sempre caratterizzato così come il Vecchio Testamento, dando parità alla
donna che, invece, è stata descritta sempre come subalterna all’uomo. Descrive
questo film, infatti, con straordinario realismo la storia di Maria di Magdala,
per questo chiamata Maddalena (Rooney Mara), figura evangelica controversa e molto bistrattata,
storicamente per circa quattordici secoli, da quando fu considerata una
prostituta in un sermone del papa Gregorio I. Era il 591. Maria
Maddalena, in
questo film, è decantata così come deve essere, come una donna coraggiosa che
sfidò i dettami familiari, gli stereotipi e i pregiudizi sociali per seguire il
Rabbi, il mio maestro Gesù (Joaquin Phoenix), di cui si era
profondamente innamorata. Maria aveva visto, infatti, il Rabbi per la prima
volta quando suo fratello Daniele (Denis Ménochet) e il padre gli avevano
chiesto di espellere il demonio da lei (Hai
disonorato la nostra famiglia. C'è qualcosa di non umano in te!) che, avendo un
comportamento non consono alla loro volontà e rifiutando di sposare chi non conosceva
e non amava, era ritenuta indemoniata: Se c'è un demonio in me, c'è sempre stato, confessa a Gesù, che le risponde:
Non ci sono demoni qui, Maria di Magdala. Amore a prima vista, in sostanza, fu quello di
Maria di Magdala per Gesù forse attratta dalla sua bellezza, dal suo eccezionale
carisma o dalle sue virtù di grande taumaturgo dato che, tra l’altro, aveva
resuscitato Lazzaro (Theo Theodoridis) al cospetto della nutrita folla che lo
seguiva lungo la via di Gerusalemme per la Pasqua ebraica e per propagandare il
Regno di Dio. Un amore platonico, spirituale, nobile, quello di Maria Maddalena
per il Rabbi così come rileva con grande sensibilità materna Maria, la madre di
Gesù (Irit Sheleg): Tu ami mio figlio,
vero? Devi essere preparata, come me,… a perderlo, e così come viene
descritto dal regista Garth Davis, che non va oltre il desiderio umano come,
invece, ha immaginato José Saramago nel suo celebre romanzo “Il vangelo
secondo Gesù Cristo”, di cui riporto qualche riferimento: “ ... Maria si
fermò accanto al letto, lo guardò con espressione ardente e nel contempo dolce,
e disse, Sei bello, ma per essere perfetto, devi aprire gli occhi. Esitante, Gesù
li spalancò e immediatamante li chiuse, abbagliato, tornò ad aprirli e in quell’istante
seppe ciò che davvero volevano dire quelle parole del re Salomone. ... Impara,
impara il mio corpo. Gesù si guardava le mani, che Maria stringeva, e
desiderava averle libere perché potessero frugare ogni sua parte, ma lei
continuava, ancora una volta, di nuovo e diceva, Impara il mio corpo, impara il
mio corpo ... Ma adesso Maria di Magdala glielo aveva insegnato, Impara il mio
corpo, e ripeteva, ma in un altro modo, cambiando una parola, Impara il tuo corpo,
e lui l’aveva lì, quel suo corpo, teso, duro, eretto, e sopra di lui, nuda e
stupenda, maria di Magdala, che lo rassicurava ...”.
Un film dunque che riscatta, a ragione la donna,
attraverso la figura di Maria Maddalena tanto umiliata ma che è ritenuta l’apostola
degli apostoli, perché rivaluta la donna in un periodo nel quale Le donne hanno paura a farsi battezzare con gli uomini, … esprimendo con determinazione il coraggio
che ci vuole - Non resterò in silenzio! Mi ascolteranno -, e che, secondo il Vangelo secondo
Giovanni, fu presente alla crocifissione di Gesù sul Golgota e alla sua
morte (Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua
madre, Maria di Cleofa e Maria Maddalena), e alla
sua scomparsa dal sepolcro (Maria Maddalena andò al sepolcro di buon mattino, quando
ancora faceva buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro ... andò
subito ad annunciare ai discepoli: ho visto il Signore).
Maria Maddalena
è un film che scardina profondamente alcuni stereotipi presenti nell’immaginario
collettivo perché il regista immagina che gli apostoli Pietro (Chiwetel Ejiofor) e Giacomo (Tawfeek
Barhom) siano di pelle nera e che Giuda Iscariota (Tahar Rahim) abbia tradito Gesù
non per i trenta denari, come sostenuto nel Vangelo secondo Matteo, ma
perché aspira alla rivoluzione immediata al fine di combattere e distruggere quel
(o questo) mondo disumano e sostituirlo con il Regno di Dio, che non si può comprare, nè vendere, e che potrà essere realizzato ad una sola
condizione, come sostiene Maria Maddalena: Il mondo cambierà solo se cambiamo noi.
Filmografia
Lion
– La strada verso casa (2016).
Francesco Giuliano
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