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sabato 5 ottobre 2019

“Joker”, una metafora per descrivere le inquietudini e i turbamenti dei tempi moderni


Titolo: Joker
Regia: Todd Phillips
Soggetto: Bob Kane, Bill Finger, Jerry Robinson
Sceneggiatura: Todd Phillips, Scott Silver
Musiche: Hildur Guõnadóttir
Produzione Paese: USA, 2019
Cast: Joaquin Phoenix, Robert De Niro. Zazie Beetz, Frances Conroy, Brett Cullen, Douglas Hodge, Dante Pereira-Olson, Shea Wigham, Bill Camp, Glenn Fleshler Leigh Gill, Josh Pais, Marc Maron, Brian Tyree Henry, Bryan Calle, […]



Alcune città sono splendide, di notte. Gotham non è una di queste. E a Gotham city, che deve la sua fama ai roditori, ai cumuli di immondizie e alla gente che viene uccisa tornando a casa ogni giorno, c’è un incredibile degrado sociale.  A Gotham city, infatti, imperano la disuguaglianza e l’emarginazione, i servizi sociali per recuperare i più deboli e i più bisognosi di cure sono sospesi per mancanza di fondi, la delinquenza spicciola è alla portata di giovani insensati, la cattiveria genera altra cattiveria senza freno. A Gotham city c’è una grande disparità sociale. A Gotham city, infatti, c’è molta gente che vive nella miseria e nella sporcizia e soffre per mancanza dei servizi essenziali, mentre i ricchi scialacquano nell’abbondanza, nell’arroganza e nella violenza. Uno di questi è Thomas Wayne (Brett Cullen) che vive in una sontuosa villa fuori città e che si è candidato a sindaco dopo che sono stati tagliati i fondi che sostenevano i servizi sociali. Una metafora dei tempi moderni, quindi, dove i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri sono continuamente vilipesi e sfruttati. A Gotham city, vive in un palazzo degradato con la madre Penny (Frances Conroy) Arthur Fleck (Joaquin Phoenix), un uomo scheletrico con gravi problemi psichici che spesso gli provocano attacchi duraturi di risata incontrollabili. Per questo è costretto, dopo che lo hanno dimesso da una casa di cura, a rivolgersi ai servizi sociali, mentre per campare si veste e si trucca la faccia da joker cercando di divertire la gente per le strade di Gotham, e fa il comico in un locale notturno, perché sua madre gli diceva sempre di sorridere e mettere una faccia felice … e portare risate e gioia nel mondo. La sua vita si svolge senza appigli, senza sogni e senza speranze come se fosse un automa in una città che non gli offre stimoli di nessuna natura. Tutto lo lascia indifferente, niente lo entusiasma se non l’incontro nell’ascensore con la bella vicina di appartamento, Sophie (Zazie Beetz) che ne apprezza le lusinghe.  Gli unici sfoghi per Arthur sono la televisione, di cui segue il famoso programma del cinico Murray Franklin (Robert De Niro) presso cui si reca per un provino, e la madre invalida, che accudisce con grande cura e devozione perché è l’unica persona che lo comprende. Tutto procede normalmente nella sua vita quotidiana fino a quando interviene a sproposito e in modo sbagliato contro tre giovani benestanti che sulla metro scherniscono una ragazza. In quel momento Arthur ha la faccia truccata da joker. Infatti si vocifera che Gotham si è persa. Che razza di vigliacco può fare questo a sangue freddo? Uno che si nasconde dietro una maschera. La sua situazione psichica peggiora quando in televisione vede nel talk show il suo provino non riuscito e Murray Franklin che lo deride. Si rende conto che quel mondo in cui vive gli sta stretto tant’è che la cattiveria che si abbatte su di lui lo rende estremamente indifferente ma soprattutto cattivo. Ed è questa cattiveria che viene apprezzata da tutti coloro che socialmente si trovano nella sua stessa situazione. Diventa un idolo per costoro tant’è che condividendone il comportamento indossano la maschera di clown, identificandosi in tal modo con lui. Athur infatti da quel momento afferma: Ho sempre pensato alla mia vita come a una tragedia, adesso vedo che è una commedia!
Ed è, in accordo a questa asserzione, che nei titoli di coda viene cantata la canzone Smile di Charlie Chaplin: Smile though your heart is aching,/ Smile even though it’s breaking,/ When there are clouds in the sky,/ You’ll get by,/ If you smile through your fear and sorrow/ Smile and maybe tomorrow/ You’ll find that life is still worth while/ If you just … Sorridi, anche se il cuore ti duole/ sorridi, anche se si sta spezzando/ quando ci sono nuvole nel cielo/ ci passerai sopra/ se sorridi attraverso/ la tua paura e al dolore/ sorridi e forse domani/ scoprirai che la vita vale ancora/ la pena di essere vissuta/ se tu solo sorridi
Un magnifico Joaquin Phoenix che, con il suo portamento ambiguo, leggero, coreografico, accattivante, poteva essere il solo capace di dare anima autentica  a Joker, tant’è che grazie a ciò il regista Todd Phillips ha usato la macchina da presa per scavare profondamente nel suo volto da cui ne ha estratto le inquietudini, i turbamenti e le continue afflizioni. Nel contempo, il regista ha usato il linguaggio cinematografico come metafora, al fine di ottenere un effetto maggiore rispetto al linguaggio esplicito, per descrivere in modo eccellente e incisivo la situazione sociale degradata e piena di cattiveria in cui versano i paesi post-industriali.
Joker ha vinto il Leone d’oro per Migliore film alla 76^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2019.
Filmografia
Road Trip (2000), Old School (2003), Starky & Hutch (2004), Scuola per canaglie (2006), Una notte da leoni (2009), Parto col folle (2010), Una notte da leoni 2 (2011), Una notte da leoni 3 (2013), Trafficanti (2016). 
Francesco Giuliano