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venerdì 13 aprile 2018

“Il giovane Karl Marx” un film per giovani che insegna come i giovani possano cambiare il mondo


Titolo: Il giovane Karl Marx
Titolo originale: Le jeune Karl Marx
Regia: Raoul Peck
Sceneggiatura: Pascal Bonitzer, Raoul Peck
Musiche: Alexei Aigui
Produzione Paese: Francia, Germania, Belgio, 2017
Cast: August Diehl, Vicky Kieps, Stefan Konarske, Olivier Gourmet, Hannah Steele, Alexander Scheer, Hans-Uwe Bauer, Michael Brandner, Peter Benedict, Ivan Franek, Stephen Hogan, Wiebke Adam, Niiels-Bruno Schmidt, Marie Meinzenbach, Ulrich Brandhoff, […]




Senza entrare nel sequela dei fatti raccontati, il film “Il giovane Karl Marx” descrive le vicende del politologo e filosofo tedesco Karl Marx (August Diehl) e di sua moglie Jenny von Westphalen (Vicky Krieps) assieme all’amico fraterno Friedrich Engels (Stefan Konarske) nel periodo più travagliato ma anche più prolifico della sua vita, che va dal 1844 al 1848, anno in cui viene pubblicato il suo “Manifesto del Partito comunista” e iniziano, in diversi Stati europei come l’Italia e la Francia, i moti rivoluzionari per abbattere i poteri assoluti, che si erano ricostituiti dopo la rivoluzione francese del 1789 e sanciti dal Congresso di Vienna del 1815.
Karl Marx dimostra di essere un epicureo convinto perché la filosofia del filosofo greco Epicuro (IV – III secolo a.C.) lascia spazio alla libertà umana, e disdegna, come Prometeo, tutte le divinità sia trascendenti che terrestri che tolgono soggettività e, quindi, libertà di pensiero ad ogni essere umano. Marx, infatti, ritiene il titano mitologico, il più grande santo e martire del calendario filosofico. Per quello che ha scritto e ha fatto, infatti, Marx potrebbe considerarsi il novello Prometeo che ha posto le fondamenta necessarie a risolvere i problemi connessi con i poveri che in quel periodo venivano considerati ladri e, in quanto tali braccati e uccisi, perché andavano a raccogliere la legna secca caduta dagli alberi nei boschi, e la drammaticità delle condizioni di vita dei lavoratori nelle fabbriche in seguito alla rivoluzione industriale. E avendo letto tutte le opere del filosofo idealista Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Marx ne abbraccia la dialettica che considera un aspetto progressivo della realtà soggetta ad un continuo divenire, dovuto al confronto tra tesi e antitesi, da cui deriva la sintesi che unifica, elevandole ad un grado sociale superiore, le opinioni contrarie precedenti. In quegli anni, egli conosce il filosofo socialista Pierre-Joseph Proudhon (Olivier Gourmet) del qual sostiene che “vuole essere una sintesi. Ed è invece un errore composto. Vuole librarsi come uomo di scienza al di sopra dei borghesi e dei proletari; e non è che il piccolo borghese, sballottando costantemente fra il capitale e il lavoro, fra l’economia politica e il comunismo”, tant’è che contrappone, al saggio di costui “La filosofia della miseria”, “La miseria della filosofia” che aveva scritto assieme all’amico Engels in cui sono esposti i punti salienti della sua concezione. Incontra e conosce pure l’anarchico, filosofo russo, Mikhail Bakunin (Ivan Franek) con cui si scontra perché considera l’anarchismo carente di rilevanza culturale e politica.
“Il giovane Karl Marx” descrive  con intenso sentimento una storia di amicizia vera, di amore profondo, di coraggio, di grande passione sociale e politica, di confronti e scontri ideologici, di elaborazione di un’idea che si fa concreta, e di impegno costante.
Accolto con una risicata sufficienza dalla critica, secondo Diego Fusaro, studioso del pensiero marxista, il film ricostruisce in modo competente e assai preciso la vita del giovane Marx e il suo  “cammino di pensiero", raccontando “la genesi del suo pensiero dinamitardo e le perigliose vicende che caratterizzano la sua esistenza, sregolata ed essa stessa vocazionalmente ribelle”, come riportato da un suo articolo pubblicato su Ilfattoquotidiano.it del 6 aprile 2018.
“Il giovane Karl Marx” dovrebbe essere visto soprattutto dai giovani e dagli studenti di tutte le scuole superiori per far conoscere come un’idea nata ed elaborata dalla critica della critica critica di un giovane utopista possa cambiare le condizioni di un intero popolo, sia dal punto di vista dell’emancipazione sociale, sia dal punto di vista salariale, sia dal punto di vista della sicurezza nei luoghi di lavoro, sia come stravolgimento delle basi sociali e politiche al fine di salvaguardare una democrazia compiuta. In definitiva, il film dovrebbe essere visto senza pregiudizi e senza preclusioni ideologiche come se si andasse a vedere, ad esempio, un film sulle gesta di Robin Hood.
“Il giovane Karl Marx”, ben diretto con una magistrale sceneggiatura, è un film coinvolgente e appassionante ed è stato presentato fuori concorso al Festival del Cinema di Berlino 2017.
Filmografia
Haitian Corner (1987), L’homme sur les quais (1993), Corps Plongés (1997), Lumumba (2000), Sometimes in April (2005), L’Affaire Villemin (2006), L’école du pouvoir (2009), Moloch Tropical (2009). Sia “L’homme sur les quais” che “Lumumba” sono stati presentati nei rispettivi anni al Festival del Cinema di Cannes.
Francesco Giuliano