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mercoledì 22 giugno 2016
“1981: Indagine a New York” sul dramma di un imprenditore onesto
Titolo:
1981: Indagine a New York
Titolo
originale: A Most Violent Year
Regia,
Soggetto, Sceneggiatura: J.C. Chandor
Produzione
Stato: USA 2014
Cast:
Oscar Isaac, Jessica Chastain, David Oyelowo, Alessandro Nivola, Albert
Broooks, Elyes Gabel, Catalina Sandino Moreno, Peter Gerety, Christopher Abbott, Ashley Williams, John Procaccino, Glenn
Fleshler, Jerry Adler, Annie Funke, […]
“1981:
Indagine a New York” è un thriller emozionante e coinvolgente che documenta la violenza latente, subdola e
infida e la corruzione imperante e sovrastante che si insinuano prepotentemente
nella vita e negli affari di un imprenditore immigrato Abel Morales (Oscar
Isaac) e di sua moglie Anna (Jessica Chastain), in uno dei periodi più brutali e
crudeli della storia della città di New York, come dimostra pure il titolo
originale del film “A Most
Violent Year”. Abel è una persona molto seria, determinata, per niente ingenua,
ma soprattutto onesta, che pur avendo paura cerca i n tutti i modi di non farsi
stringere dalla paura. Egli amministra, infatti, con onestà e rettitudine,
assieme alla moglie, l’azienda con la quale commercia olio combustibile e per
mezzo della quale, con oculati investimenti, ha accumulato ricchezza e
prestigio. Nel momento in cui cerca di espandersi, acquistando un terreno ai
margini della città, non solo Abel deve avere a che fare con le angherie e i
furti delle autocisterne che la malavita subdolamente gli procura, ma anche
deve difendersi dall’autorità giudiziaria, tant’è che il procuratore Lawrence
(David Oyelowo) ha avviato un’indagine sulla sua azienda e, quindi, su di lui
con diverse gravi imputazioni per capire in che modo sia stato in grado di realizzare
tale fortuna.
Abel, allora, pur entrando per diversità di
vedute in contrasto con la moglie Anna, figlia di un gangster da cui ha
acquisito l’azienda originaria, deve continuamente “correre”
- come avviene in una scena del film nella quale Abel cerca di
acchiappare uno dei ladri di una sua autocisterna -, e non fermarsi per capire
fino in fondo chi siano i mandanti che gli impediscono di raggiungere i suoi
obiettivi commerciali e bloccare una situazione che sta deteriorando, giorno
dopo giorno, la sua attività volta a sicuro fallimento. In altre parole, Abel
si trova tra l’incudine, cioè la malavita, e il martello, cioè la giustizia.
Deve ricorrere alla violenza come fanno i suoi antagonisti, oppure seguire la
sua inclinazione che è quella della non violenza senza se e senza ma? Deve
soccombere e accettare il fallimento o resistere finché la verità prevalga
sugli inganni e sui sospetti?
La maestria del regista nello scrivere e
condurre questo film è stata proprio quella di mettere a confronto continuo il
protagonista con le difficoltà a cui va incontro ma anche quella di indurre,
nel corso del film, lo spettatore a prendere una decisione al posto di Abel.
Cioè a dire: cosa farebbe lo spettatore al posto di Abel?
Il film ha ottenuto diversi premi, tra cui al
Critics’ Choise Movie Award 2014 quello a Jessica Chastain per Migliore
interprete dell’anno, al National Board of Review of Motion Pictures 2014 quelli
per Migliore attore a Oscar Isaac, per Migliore attrice non protagonista a Jessica
Chastain e per Migliore film, mentre al Golden Globe 2015 ha ottenuto la
nomination a Jessica Chastain per Migliore attrice non protagonista.
Filmografia
Margin Call (2011), All is
Lost (2013).
Francesco Giuliano
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