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giovedì 7 dicembre 2017
“Il premio” è una disamina divertente, ma non troppo, sulle conseguenze del successo che comporta il distacco dagli affetti familiari
Titolo: Il premio
Regia: Alessandro Gassmann
Sceneggiatura: Massimiliano Bruno, Walter Lupo,
Alessandro Gassmann
Produzione Paese: Italia 2017
Cast: Gigi Proietti, Alessandro Gassmann,
Rocco Papaleo, Anna Foglietta, Matilda De Angelis, Marco Zitelli, Andrea
Johansson, Erika Blanc, Elettra Mallaby, […]
“Il
premio”, secondo film di Alessandro Gassmann, è un’indagine autobiografica
relativa al rapporto con suo padre Vittorio, grande attore di cinema e di
teatro, che a causa del suo successo ha trascurato di manifestare l’affetto nei
confronti della famiglia e dei figli. Quante
cose non ti ho mai detto, infatti, è la
frase che, in un attimo di sconforto, il padre, il noto scrittore Giovanni
Passamonte, dice al figlio Oreste (Alessandro Gassmann) per evidenziare quel
senso di colpa che stringe i padri a meditare ed a valutare il loro fallace rapporto
affettivo con i figli a causa del successo. Il titolo del film “Il premio” si
riferisce al viaggio di duemila chilometri che lo scrittore affronta in auto
(perché non ama viaggiare in aereo), in compagnia dei figli, il semplicione Oreste
e la manipolatrice Lucrezia (Anna
Foglietta), e del suo segretario e amico Rinaldo (Rocco Papaleo), per andare a
ritirare il prestigioso premio Nobel per la letteratura a Stoccolma, presso il
Konserthuset. Ovviamente, questo viaggio obbliga la composita compagnia ad
attraversare l’Austria, la Germania e la Danimarca dove, in particolare, a
Copenaghen, la induce a visitare la
città libera di Christiania, il quartiere autonomo della capitale danese, dove
non si possono scattare foto – una limitazione grave questa per Lucrezia che ha
la mania di scattare foto o selfie e
che si vanta di aver posto su Facebook una foto
da almeno tremila like -, e dove è vietato usare le droghe pesanti, ma dove
si può fumare l’hashish che
viene venduto liberamente. A Christiania,
Oreste ritrova suo figlio Andrea (Marco Zitelli, alias Wrongonyou) nei confronti del quale mostra mancanza di
attaccamento.
Giovanni Passamonte, interpretato magnificamente da uno dei
più grandi attori italiani qual è Gigi Proietti, è un tipo spregiudicato,
disinibito, istrionesco e, per certi versi, enigmatico che, oltre a essere
stato un dongiovanni internazionale avendo “seminato” figli un po’ ovunque al
mondo, durante questo viaggio mostra stravaganti bizzarrie: si compra una mucca
austriaca per bere un bicchiere di latte appena munto, orina nei campi perché
lo ritiene più salutare che farlo nei wc, non usa la carta di credito per cui
si porta con sé illegalmente, per tutte le evenienze, cinquantamila euro, dona
spontaneamente al figlio Oreste quindicimila euro per l’acquisto di una
palestra e lo incoraggia ad avere un rapporto sessuale con Britta (Matilda De Angelis), la
fidanzata del figlio Andrea, dice alla figlia Lucrezia
riguardo al suo libro che ha forma ma non
sostanza, e così via.
Il film è una commedia esilarante,
coinvolgente, strepitosa, straordinaria, piacevole, interessante e dai
connotati attualissimi, con una sceneggiatura originale e ricca di colpi di
scena. Tutto ciò rende lo spettatore divertito e attento, passo dopo passo, al
susseguirsi degli eventi, e sottolinea, in modo marcato, non solo il rapporto deficitario
tra padre e figli, essendo venuto a mancare a questi ultimi l’impulso educativo
paterno espresso come senso di responsabilità, trasmissione dei valori umani fondamentali,
rispetto delle regole ed emancipazione. Il film, al tempo stesso, mostra anche la bellezza dei sinceri rapporti
umani e la proficuità del lavoro di squadra.
Bravissimi tutti gli attori, Gassman, Papaleo, Foglietta, che hanno mostrato senza difficoltà di indossare i panni dei relativi personaggi ed esplicitarne l'estro.
Filmografia
Razzabastarda (2013).
Francesco Giuliano
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