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lunedì 17 aprile 2017
“Lasciati andare”, una commedia esilarante con Toni Servillo che mostra la sua grande versatilità istrionesca
Titolo: Lasciati andare
Regia: Francesco Amato
Sceneggiatura: Francesco
Bruni
Musica: Andrea Farri
Produzione Paese:
Italia, 2017
Cast: Toni Servillo,
Veronica Echegui, Carla Signoris, Luca Marinelli, Pietro Sermonti, Carlo Luca
Ruggieri, Valentina Carnelutti, Giulio Beranek, Vincenzo Nemolato, Giovanni
Storti, […]
Francesco Amato
dimostra di essere già un bravo regista perché dirige con eccellenti effetti e abile
maestria questo suo terzo lungometraggio “Lasciati andare”, una commedia
esilarante e travolgente resa ancor di più divertente per la presenza di quattro
bravi attori come Toni Servillo, Veronica Echegui, Carla Signoris, Luca
Marinelli, che dimostrano una grande versatilità interpretativa. Di questi
eccellono, senza dubbio, sia Toni Servillo, nei panni di Elia Venezia, un
anziano psicanalista ebreo che
esprime l’essenza della sua professione insita nella frase “Nessuno ha mai parlato di guarire ...
tutt'al più possiamo riflettere sui motivi della sua sofferenza!”, con cui
risponde al suo cliente Pavido (Carlo Luca Ruggieri) perennemente sotto le grinfie del
panico, sia Luca Marinelli che si elegge a vestire, con eccellenti risultati
recitativi, i panni di Ettore, ancora una volta un delinquente rozzo, ignorante
e arrogante, che non ha niente da invidiare allo spietato Zingaro del film “Lo chiamavano Jeeg Robot” (2015) di Gabriele
Mainetti, ma che si distacca notevolmente
da Paolo, l’introverso protagonista del film “Il padre d’Italia” (2017) di
Fabio Mollo. Due personaggi fluidi, istrioneschi, per certi aspetti dal
carattere cangiante che, dimostrando di vivere in una società liquida di stampo
‘baumaniano’ e di lasciarsi
influenzare da essa, tant’è che ben si adattano alle diverse situazioni in cui
si vengono a trovare, divertono intelligentemente lo spettatore con inconsueto trasporto
emotivo. Lo dimostra Elia Venezia che, da intellettuale spilorcio e vecchio professionista
ormai esausto, si affida per problemi di linea e di salute alla spumeggiante personal trainer Claudia (la spigliata attrice spagnola Veronica
Echegui alla sua prima esperienza cinematografica italiana), ragazza madre di
bassa levatura culturale ma ricca di genuini sentimenti. Da questo incontro-scontro
Elia subisce una lenta metamorfosi, dovuta alla graduale infatuazione che
Claudia, con la sua innata vitalità e il suo spirito irrefrenabile e
travolgente, gli trasmette. Elia, infatti, da un iniziale comportamento
distaccato dovuto alla sua appartenenza all’alta borghesia romana,“si lascia
andare” in modo spregiudicato, anche se l’età ormai non glielo permette, perché
la frequentazione di Claudia gli rende la vita piacevole e soggetta a continui
cambiamenti e avulsa dai consueti schemi preconfezionati. Ciò lo porta a distaccarsi
ancor di più dalla moglie Giovanna (Carla Signoris), da cui si è separato
consensualmente ma non legalmente, con la quale ha diviso l’appartamento per risparmiare
le spese processuali.
“Lasciati andare” è una
metafora di questa nostra società travolgente, delirante, appassionata, incontenibile
e in continua trasformazione, dimostrata dai protagonisti che non danno spazio
a una salutare sosta che gli permetta di riflettere sul senso della vita.
Soltanto, il susseguirsi di eventi casuali positivi può permettere a ciascuno di loro il ripristino del perduto equilibrio.
La sceneggiatura frenetica e piacevole,scritta da un
professionista molto bravo e di successo come Francesco Bruni, assieme alle
musiche scelte da Andrea Farri, ben si adatta a descrivere in modo armonico e
plastico i diversi tratti divertenti di questa storia, come tante storie dei
nostri giorni, senza soluzione di continuità.
Filmografia
Ma che
ci faccio qui (2006), Cosimo e Nicole (2011).
Francesco Giuliano
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