Titolo: The Lady – L’amore per la libertà
Regia: Luc Besson
Sceneggiatura: Luc Besson, David Marconi, Rebecca Frayn
Produzione: Gran Bretagna, Francia, 2011
Cast: Michelle Yeoh, David Thewlis, William Hope, Susanne Wooldrige, Martin John King […]
Nella scelta molto sofferta che l’allontana definitivamente dagli affetti dei figli Alexander e Kim, Aung San Suu Kyi è aiutata molto dal marito britannico Michael Aris (David Tewlis), professore di cultura tibetana, convinto assertore della libertà dei popoli come valore della vita primario, inalienabile e irrinunciabile. È lui che contribuisce a far conferire alla moglie nel 1991 il premio Nobel per la pace. È lui che attraverso le varie relazioni internazionali sia in campo diplomatico che religioso riesce a fare ottenere alla moglie la libertà dagli arresti domiciliari. È lui che in fin di vita (muore nel 1999) chiede alla moglie di rimanere in Myanmar (l’ex Birmania) per continuare a lottare per il suo popolo. Luc Besson, mette a confronto la bellezza dell’amore di una donna per il suo popolo con le brutture dell’ignoranza rivelate da militari senza scrupoli che calpestano la dignità umana e che uccidono o fanno uccidere senza porsi neppure il problema della sacralità della vita, militari che non sanno neppure cosa sia la “musica” e quindi l’ armonia, la grazia, la pace, la concordia, il rispetto dell’altro. Luc Besson riesce a far capire tutto questo e ribadisce che il potere in mano all’ignoranza diventa arrogante e violento e per sorreggersi moltiplica senza scrupoli la violenza all’ennesima potenza. Un film da vedere perché il suo stampo cronachistico e realistico fa capire allo spettatore, che non è portato a conoscere tali fatti internazionali, quanta lordura c’è in giro per il mondo.