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sabato 7 settembre 2019

“Mio fratello rincorre i dinosauri”, un film che affronta con brio e sagacia il tema della disabilità


Titolo: Mio fratello rincorre i dinosauri
Regia: Stefano Cipani
Soggetto: Giacomo Marraziol (dal romanzo autobiografico omonimo)
Sceneggiatura: Fabio Bonifacci, Giacomo Marraziol
Musiche: Lucas Vidal
Produzione: Italia, 2019
Cast: Alessandro Gassmann, Isabella Ragonese, Rossy De Palma, Francesco Gheghi, Lorenzo Sisto, Arianna Becheroni, Gea Dall’Orto, Maria Vittoria Dallasta, Edoardo Pagliai, Saul Nanni, […]




Sarà diverso da voi. È speciale... dotato di superpoteri, dice Katia (Isabella Ragonese), con l’ingenua e sottile complicità del marito Davide, ai figli [due femmine, Chiara (Gea Dall’Orto) e Alice (Maria Vittoria Dallasta), e un maschio Jack (Francesco Gheghi)], dopo la nascita di Gio (Lorenzo Sisto), un bambino affetto dalla sindrome di Down, come si sa causata dalla presenza del 47° cromosoma nel nucleo cellulare. Questa è l’innocente bugia che viene ritenuta verità indiscussa dal piccolo Jack il quale però, quando diventa grande, si rende conto della situazione fisiologica in cui si trova il fratello (La verità è che mi avete fatto credere che era un supereroe, siete dei bugiardi!) e, per vergogna, cerca di nascondere agli amici e ai compagni di scuola l’esistenza del fratello down, asserendo che è morto. E ciò lo fa anche con la prima fiamma della sua vita, di cui è innamorato profondamente: Arianna (Arianna Becheroni), una ragazza perspicace e molto impegnata socialmente. Come è volgarmente noto, tuttavia, le bugie hanno le gambe corte, e Jack si trova costretto a confessare la verità. A quel punto, scartato da tutti, soprattutto da Arianna, che gli rinfaccia di averle detto di avere solo due sorelle,si rende conto che non si può pensare di essere amati senza se e senza ma, se non si è all’altezza di amare gli altri accettandoli con tutti i loro difetti. Jack riceverà addirittura dal comportamenti di Gio questo insegnamento universale, che farà ricrederlo e lo porterà a pensare che suo fratello è veramente un supereroe, tant’è che con grande convinzione afferma: Lui è genialità e ingenuità al tempo stesso, Gio è uno che quando si trova nei corridoi corre, perché nei corridoi si corre! Gio è uno che ogni mattina si sveglia e ti chiede se fuori c'è il sole, ogni mattina porta dei fiori alle sorelle ... e quando mi chiedono cos’ha Gio, io rispondo sempre: Mio fratello rincorre i dinosauri.
Ci sono temi sociali con cui è difficile coinvolgere il grande pubblico, ma Mio fratello rincorre i dinosauri, grazie alla sceneggiatura scorrevole e briosa e alla regia di Stefano Cipani, al suo esordio, che usa un linguaggio delicato e una scorrevole fluidità narrativa, riesce, grazie anche ad un procedere vivace, a coinvolgere lo spettatore sia emotivamente, come quando si riceve un bel regalo, che razionalmente perché lo fa riflettere su un tema che spesso viene rifiutato dalla collettività.  Mio fratello rincorre i dinosauri, presentato alla 76^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, è un film semplice e con un alto valore pedagogico che, affrontando un problema sociale importante, riesce a sorprendere, divertire e appassionare. Per questo dovrebbe essere utilizzato come strumento didattico nelle scuole. Nel contempo, questo film trasmette la bellezza della condivisione emotiva, dell’anormalità considerata un fatto normale e del prendersi cura del diverso che diverso non è, così come recita la canzone di Franco Battiato La cura cantata nei titoli di coda: Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie/ dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via/ dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo/ dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai./ Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore/ dalle ossessioni delle tue manie./ Supererò le correnti gravitazionali/ lo spazio e la luce per non farti invecchiare. E guarirai da tutte le malattie/ perché sei un essere speciale./ Ed io, avrò cura di te …

Francesco Giuliano