Quest’anno sono stati selezionati 28 lungometraggi, 72 documentari e 90 cortometraggi.
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mercoledì 14 giugno 2017
I vincitori della 57^ edizione dei Globi d’Oro
L’associazione della Stampa Estera in Italia, fondata nel 1912 con 350 corrispondenti esteri che rappresentano media di 54 Paesi, annuncia
i vincitori della 57a edizione dei Globi d’Oro (i premi della Stampa
estera ai film italiani), che saranno assegnati questa sera durante la
cerimonia di premiazione, a inviti, a Villa Medici. Assegnati anche i due premi
speciali: il Gran Premio della Stampa Estera al documentario Restaurare
il cielo di Tommaso Santi e il Globo d’Oro alla Carriera al regista Dario Argento.
I titoli che concorrono al premio Globo D’Oro
vengono selezionati ogni anno dal comitato cinema della Stampa Estera, fra le
opere della stagione in corso. I premi vengono assegnati con votazione da una
giuria di trentatré giornalisti stranieri.Quest’anno sono stati selezionati 28 lungometraggi, 72 documentari e 90 cortometraggi.
Ecco l’elenco dei premi assegnati con le relative motivazioni.
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO: Penalty di
Aldo Iuliano con la seguente motivazione: Per essere riuscito a
concentrare un dramma enorme come l’immigrazione in soli 14 minuti grazie a una
sceneggiatura pungente, un’eccellente fotografia e una virtuosa regia. Il
risultato è un breve film dove i migranti interpretano se stessi e lasciano il
segno.
MIGLIOR DOCUMENTARIO: L’uomo che non cambiò la storia di
Enrico Caria con la seguente motivazione: Per aver saputo ricostruire
con immagini di archivio un piccolo capitolo della grande storia, adattandolo
liberamente per esaltarne la suspense e con una straordinaria capacità di
sintesi.
MIGLIOR MUSICA: Enzo Avitabile per Indivisibili di
Edoardo De Angelis con la seguente motivazione: Enzo Avitabile ha
saputo scrivere una musica piena di sfaccettature, capace di completare
egregiamente le emozioni suscitate dal film Indivisibili. Evocando
in qualche nota, con la sua voce roca e malinconica, l'imprevedibile universo
napoletano...
MIGLIOR FOTOGRAFIA: Daria D’Antonio per La
pelle dell’orso di Marco Segato con la seguente motivazione: Per
aver trasformato una natura intatta e selvaggia in paesaggio metafisico, con
immagini che mescolano con chiarezza il presente e il passato, indicando
attraverso la figura del padre lo spirito dell’orso che è nascosto in ogni
essere umano.
MIGLIOR OPERA PRIMA: La ragazza del mondo di Marco
Danieli con la seguente motivazione: Marco Danieli racconta con
eleganza l'emancipazione dalla religione di una giovane donna. Lo spiccato
spirito di osservazione del regista dà al film un senso di autenticità che
rende ancora più credibili i riti religiosi e i paradossi di un mondo a volte
oscuro da decifrare.
MIGLIOR COMMEDIA: Lasciati andare di Francesco
Amato con la seguente motivazione: Per la riuscita interpretazione della
classica coppia sconclusionata nella quale entrambi i personaggi interpretano,
in fondo, la parte di un Pigmalione intento a sopperire alle mancanze
dell’altro. Per il tocco da maestro nell’aver saputo trasformare, con ironia e
leggerezza, peccati come avarizia, incostanza e bizzarria in piccole, eterne,
debolezze umane.
MIGLIOR SCENEGGIATURA
La pazza gioia di Paolo Virzì e
Francesca Archibugi con la seguente motivazione:
Per aver creato un inno cinematografico che farà impazzire di gioia
generazioni di cineasti, per la magia che si crea nel pubblico che ride insieme
ai protagonisti ma, soprattutto, ride di se stesso.
MIGLIOR ATTRICE: Isabella Ragonese per Il
padre d’Italia di Fabio Mollo, con la seguente motivazione: Quando
un'attrice riesce, in una sola stagione, a proporre al pubblico le più
disparate sfaccettature dell'universo femminile, partendo dal ruolo di madre
inconsapevole, ebbene questa attrice merita il nostro riconoscimento.
MIGLIOR ATTORE: Renato Carpentieri per La
tenerezza di Gianni Amelio con la seguente motivazione: Per
aver creato il padre “ameliano” più complesso in assoluto. Con la sua grande
sensibilità riesce a cambiare registro continuamente passando in pochi secondi
dall’assoluta rudezza di un uomo disilluso e stanco a un sorriso pieno di dubbi
e tenerezza rivolto a chi ama.
MIGLIOR FILM: La stoffa dei sogni di Gianfranco
Cabiddu con la seguente motivazione: Per la magnifica trasposizione del
verso di Shakespeare “Tutto il mondo è un palcoscenico … uomini e donne sono
soltanto attori”. I riflessi del teatro sulla realtà in un posto sperduto dove
nulla è quello che sembra, tra personaggi improbabili ma densi di esistenza. Un
film che ricompone il puzzle rimettendo al loro posto colpa, vendetta, riscatto
e perdono.
GRAN PREMIO DELLA STAMPA ESTERA: Restaurare il cielo di
Tommaso Santi con la seguente motivazione: Talvolta le favole escono
dai film, si fanno spazio nella realtà e mostrano che c’è “un mondo possibile”.
Un mondo dove intesa, accordo e collaborazione fanno sì che eccellenza
artigiana e tradizione italiana arrivino a restaurare un pezzo della storia
comune dell’umanità.
Fatti che, di per sé, sono già un piccolo miracolo.
GLOBO D’ORO ALLA
CARRIERA : Dario
Argento con la seguente motivazione: L’Associazione della
Stampa Estera in Italia conferisce quest’anno il suo Premio alla Carriera a
Dario Argento, maestro indiscusso della suspense e del brivido. Dario Argento
definisce se stesso «il più grande assassino del cinema italiano» per i suoi 90
omicidi eccellenti messi in scena in quasi cinquant’anni di carriera.
Con un tocco d'ironia e con raffinata maestria ha saputo tenere gli spettatori
col fiato sospeso fino all’ultimo.
Molto amato all’estero, firma le sue opere mettendo in scena le sue
mani, come faceva Hitchcock con il suo profilo. A lui chiediamo di non
smettere mai di terrorizzarci. (Francesco
Giuliano)
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