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lunedì 23 luglio 2012

Nel film “I ragazzi stanno bene” di Lisa Cholodenko la famiglia viene prima di ogni cosa

Titolo: I ragazzi stanno bene

Titolo originale: The kids are all right

Regia: Lisa Cholodenko

Sceneggiatura: Lisa Cholodenko, Stuart Blumberg

Produzione: Stati Uniti, 2010

Cast: Julianne Moore, Annette Bening, Mia Wasikowska, Josh Hutcherson, Mark Ruffalo, Yaya DaCosta, […]

La regista Lisa Cholodenko, con sagacia e sottile accortezza, descrive le vicissitudini di una famiglia, composta da una coppia di donne lesbiche di mezza età, Nic (Annette Bening) e Jules (Julianne Moore), in modo così ordinariamente “naturale”, che i due figli, Joni (Mia Wasikowska) e Laser (Josh Hutcherson), non soffrono di questa particolare diversità rispetto ad una famiglia “naturalmente” normale.
Ad un certo punto, Laser mosso da un istinto genetico spinge la sorella Joni, divenuta maggiorenne, a cercare il loro padre. Joni ci riesce con successo. Tant’è che con il  padre, di nome Paul (Mark Ruffalo), un dongiovanni scapolo, instaurano un rapporto di amicizia e anche di affetto vicendevole, quale può essere conseguente ad una normale relazione tra padre e figli, a tal punto che Nic e Jules sono indotte a inserirlo nel loro nucleo familiare. Nic però non gradisce molto Paul che considera un intruso, mentre Jules se ne innamora. Paul e Jules, infatti, arrivano ad avere rapporti sessuali continui che minano quel nucleo familiare, che si poteva considerare perfetto fino a quel momento. Nic scopre per caso la tresca, di cui vengono a conoscenza anche i figli, che a causa di ciò allontanano per sempre dalla loro vita Paul.  Anche Nic respinge per un certo tempo Jules, ma poi grazie all’amore la famiglia riprende l’armonia e il vigore di sempre.
Un film eccezionale nella sceneggiatura, molto bello e originale dal soggetto inconsueto che la regista Cholodenko tratta con una tale normalità che può suscitare irritazione nei moralisti, e che coinvolge lo spettatore senza mai dargli nulla di scontato: dall’inizio sino alla fine c’è un susseguirsi di colpi di scena che creano un trascinamento costante e una partecipazione curiosa e avvincente.