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mercoledì 29 giugno 2016
“Life” o il dramma di un giovane ‘ribelle senza causa’
Titolo:
Life
Regia:
Anton Corbijn
Sceneggiatura:
Luke Davies
Produzione
Stato: Canada, Australia, Germania 2015
Cast:
Robert Pattinson, Dane DeHaan, Joe Edgerton, Alessandra Mastronardi, Stella
Schnabel, Ben Kingsley, Kristen Hager, Kelly McCreary, Ania Savcic, Michael
Therriault, Sara Waisglass, Kristian Bruun, Allison Brennan, […]
“Life”
descrive l’ultimo anno di vita di un attore giovane morto a ventiquattro anni, James
Dean (Dane DeHaan), il quale pur avendo fatto pochi film è passato alla storia
del Cinema come nessun altro, perché il suo modo di essere, nel contempo,
confuso, romantico, anticonformista, insofferente, ‘ribelle senza causa’ (con
riferimento al libro omonimo dello psichiatra Robert Lidner del 1944),
nostalgico, lo ha fatto diventare un’icona indelebile e quasi sacra. Per certi
aspetti James Dean rappresenta il prototipo del ribelle della Beat Generation,
di cui è stato ‘manifesto’ il celebre e tanto amato libro di Jack Kerouac “On
the Road” (1951). Questo romanzo, che ricalca il modo di agire e di pensare di
Dean, è basato sul valore dell’amicizia e sulle delusioni dell’amore, sulla
ricerca continua del sé e del senso della vita, sul bisogno di rivoltarsi
contro il conformismo, sul “cambiamento che avanza”. Ma che riproduce anche il modo
di essere dell’attore, caratterizzato soprattutto da una profonda nostalgia, dal
dolore del ritorno al passato, dall’infelice passaggio dalla gioventù all’età
adulta. In effetti, un ‘ritorno alla casa’ tanto bramato, a Fairmount, in
Indiana, che lo aveva visto nascere e crescere, per godere del tempo
spensierato e ricco di sogni, del sacro ricordo dell’affetto della madre e del
rimpianto delle cose perdute per sempre, rappresenta il suo rifiuto al
cambiamento perché “si sente
nell'aria, le cose cambiano!”
Era il1955. James Dean aveva terminato di interpretare Cal
Trask nel film “La valle dell’Eden diretto da Elia Kazan e si preparava ad interpretare
magistralmente Jim Stark in “Gioventù
bruciata” (Rebel Without a Cause)
di Nicholas Ray, quando conobbe il fotografo Dennis Stock
(Robert Pattinson), di cui diventò grande amico.
Questi, guidato da uno spiccato intuito,
capì sin da subito la peculiarità di carattere di Dean e la sua bravura di
attore e gli propose di fotografarlo proponendogli la pubblicazione delle foto
sulla famosa rivista “Life” perché “La fotografia è un bel modo per
dire, io c'ero tu c'eri ...”.Ciò avrebbe consentito sia a Stock
che a Dean anche di farsi conoscere e progredire nella carriera.
Mai
titolo di film fu più azzeccato di “Life” che, oltre a fare riferimento alla
famosa rivista statunitense dove il fotografo Dennis Stock (Robert Pattinson)
pubblicò le foto di James Dean, è un termine che nella lingua inglese significa
“vita”, quella vita che Dean voleva vivere intensamente rifuggendo dalle messe
in scena futili e banali e da un becero conformismo alimentato
dall’opportunismo e dall’assenza di sincerità nei comportamenti individuali. Egli,
infatti, voleva cogliere la bellezza della vita, attimo per attimo, perché,
come scriveva Kerouac, “… nessuno sa ciò che succederà di nessun altro se non
il desolato stillicidio del diventare vecchi”, “… cosa avesse avuto in mente
Dio quando aveva fatto la vita così triste” e “… che la vita è una cosa
seria e che c’è chi cerca di ricavarne
qualcosa di decente invece di fare il coglione a tempo pieno”. James Dean voleva
vivere in piena libertà “nella musica, nell’arte, ovunque”, senza costrizioni, senza
formalità, senza che nessuno gli dicesse cosa dovesse fare e a quali impegni
non mancare, rifuggendo da titoli onorifici, dato che proveniva da una famiglia
di quaccheri, e così come gli aveva insegnato la sua cara madre.
Nel
film, accanto a Robert Pattinson e Dane DeHaan con le loro brillanti,
significative ed emozionanti interpretazioni, hanno recitato l’attraente e
fascinosa Alessandra Mastronardi nella parte di Anna Maria Pierangeli, il solo
e unico amore della vita di Dean, la quale però gli procurò un grande
dispiacere avendolo lasciato in tronco senza motivo, e Ben Kingsley che ha interpretato Jack Warner,
cofondatore della casa cinematografica Warner Bros.
“Life”
è un film da vedere sia perché descrive magnificamente la biografia di un mitodel
cinema, James Dean, nella parte più significativa della sua vita sia perché
riproduce la storia del cinema statunitense nei primi anni cinquanta ai tempi
della Beat Generation.
È
stato presentato al Festival internazionale del cinema di Berlino 2015.
Filmografia
Control (2007), Linear (2009), The
American (2010), La spia – A Most Wanted Man (2014).
Francesco Giuliano
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