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giovedì 3 novembre 2011

Il guscio protettivo per difendersi dalle insidie esterne nel film di Saverio Costanzo, La solitudine dei numeri primi




Parlerò solo del film per evitare le superflue e inconcludenti discussioni che portano spesso ad evidenziare le differenze sostanziali tra un film e il romanzo da cui la storia del film è stata estratta. Le intepretazioni di un'opera sono molteplici e comunque individuali, in quanto ognuno di noi vede la realtà che lo circonda secondo il proprio punto di vista che non sempre combacia con quello degli altri. Il film descrive le storie parallele di Mattia e di Alice, il primo con il corpo pieno di cicatrici, la seconda claudicante. Sono queste lesioni che fanno presentire che i due hanno vissuto un’infanzia segnata da fatti tragici o comunque dolorosi. Fatti che gli hanno condizionato irreversibilmente la vita per tutta la sua durata, che hanno indotto nei loro comportamenti l’impossibilità di esprimere apertamente i sentimenti più genuini, e che hanno determinato in ciascuno di loro un chiudersi verso l’altro creando, naturalmente e involontariamente, un invisibile ma percettibile guscio protettivo per difendersi da chi gli potrebbe procurare soltanto del male. Gli sguardi fissi, il perdurare dei silenzi snervanti, la mancanza di un dialogo normale, le domande senza risposte, l’incapacità di aprirsi l’un l’altro, tutto ciò evidenzia uno stato latente di sofferenza duratura, quasi istintiva, che blocca quell’attitudine empatica che contraddistingue ogni essere umano nei comuni rapporti relazionali e affettivi. Certo, diversa è la storia di Mattia che si infligge delle ferite per espiare una colpa gravissima da quella di Alice che, in seguito ad un incidente sulla neve, rimane claudicante. Storie diverse che comunque portano agli stessi comportamenti. Il regista per tutta la durata del film usa spesso dei flash andando sia indietro che avanti nella storia dei due protagonisti. In un primo momento questo disorienta lo spettatore che si rende conto poi della tecnica adottata e riesce ad apprezzarla. (Francesco Giuliano)









Fonti:




http://www.mymovies.it/film/2010/lasolitudinedeinumeriprimi/pubblico/?id=552354

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