
Il film si srotola attorno ad una coppia: lui, Roy (Josh Brolin), è un medico mancato che cerca di fare lo scrittore invano, invaghendosi nel frattempo di una giovane promessa sposa rovinandole il matrimonio, e lei, Sally (Naomi Watts) è un’assistente di una galleria d’arte che si prende una cotta per il suo direttore. Hanno, parimenti, una vita aggrovigliata Helena (Gemma Jones), la madre di Sally, divorziata, che si rivolge ad una chiromante che le fa credere dell’esistenza di una seconda vita, e il padre Alfie (Anthony Hopkins), ormai avanti negli anni, che, per mostrare vanamente la sua giovinezza ricorre all'uso del viagra, dopo essersi preso una cotta per una prostituta sciocca e vistosa, la quale oltretutto diventa la sua nuova moglie. Ognuno dei personaggi si crea, dunque, un’illusione che, come descrivo in un mio recente romanzo Come fumo nell’aria (2010, ed. Prospettiva editrice), svanisce, si dissipa, si dissolve, si dilegua lasciando l’amaro in bocca. Non è uno dei migliori film di Allen, in quanto non sempre riesce a coinvolgere, come invece è nel suo stile, pienamente lo spettatore, ma comunque non lo fa annoiare.