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venerdì 23 marzo 2018

“Metti la nonna in freezer” potrebbe succedere quando le istituzioni pubbliche ledono i diritti dei cittadini?


Titolo: Metti la nonna in freezer
Regia: Giancarlo Fontana, Giuseppe G. Stasi
Soggetto: Fabio Bonifacci, Nicola Giuliano
Sceneggiatura: Fabio Bonifacci
Musica: Francesco Cerasi
Produzione Paese: Italia, 2018
Cast: Fabio De Luigi, Miriam Leone, Barbara Bouchet, Maurizio Lombardi, Marina Rocco, Lucia Ocone, Francesco Di Leva, Eros Pagni, Carlo de Ruggieri, Susy Laude, […]



Il film descrive la storia della bella Claudia (Miriam Leone), una giovane imprenditrice che si occupa di restauro di opere d’arte, coadiuvata nel suo delicato lavoro da Rossana (Lucia Ocone) e Margie (Marina Rocco). Claudia avanza un credito dalla sovrintendenza di centosessantamila euro da un anno, tant’è che, per pagare le due collaboratrici, usa parte della pensione della nonna che ammonta a più di quattromila euro mensili. Per fortuna che c’è la pensione della nonna Brigit (Barbara Bouchet), altrimenti Claudia non saprebbe come fare. Un giorno, mentre sta minacciando di distruggere in un museo con uno spray colorato un quadro d’autore, al cospetto dei giornalisti se non le verranno dati subito i soldi che le spettano di diritto, riceve da Margie la notizia che sua nonna sta per morire. Ovviamente, Claudia interrompe l’azione ricattatoria contro le istituzioni e corre al capezzale della sua amata fonte di sostentamento. Purtroppo la nonna muore e Claudia, per continuare a prendere la pensione, che viene accreditata direttamente nel conto bancario della nonna, dietro suggerimento di Rossana, si convince di congelare la sua ava in un freezer, andando incontro a grossi rischi giudiziari per truffa ai danni dello Stato. La situazione sembra andare per il verso giusto fino a quando, nella vita di Claudia, per puro caso, si intromette un uomo romantico Simone Recchia (Fabio De Luigi), un incorruttibile e stakanovista capitano della guardia di finanze, malvisto dai suoi subalterni perché costretti a lavorare continuamente senza un attimo di respiro.
Avendo usato come input fatti veramente accaduti, Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi, due giovani registi con questa loro opera prima “Metti la nonna in freezer”, riescono a guadagnarsi l’apprezzamento del pubblico in quanto fanno ridere per l’intera durata del film con un susseguirsi di colpi di scena e di impreviste azioni esilaranti. Poiché è risaputo che il riso fa bene alla salute, agli appassionati di questo genere di film non resta che andarlo a vedere. Lo spunto, da cui deriva la sceneggiatura, è ottimo e convince anche per l’originalità del sarcasmo pungente e sferzante, accompagnato da musiche scelte che conducono lo spettatore in un persistente godimento ilare, al tempo stesso distrattivo del vivere quotidiano.
Francesco Giuliano


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