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lunedì 22 gennaio 2018

“Il vegetale”, una fiaba dei giorni nostri che descrive con leggera profondità l’antitesi tra i vecchi e i giovani

Titolo: Il vegetale
Regia: Gennario Nunziante
Sceneggiatura: Gennario Nunziante
Produzione Paese: Italia, 2018

Cast: Fabio Rovazzi, Luca Zingaretti, Ninni Bruschetta, Rosy Franzese, Alessio Giannone, Paola Calliari, Matteo Reza Arzchirvani, Mark Grosy, Barbara D’Urso, Katia Mironova, […]
Il titolo di questo film “Il vegetale” è esaustivo riguardo al contenuto, perché il protagonista Fabio (Fabio Rovazzi), un giovane laureato in Scienza delle comunicazioni, tutto d’un pezzo e dal carattere timido, con lavori precari e modesti, non attinenti al suo titolo di studio, che, pur essendo figlio di uno spregiudicato e arrivista geometra, alias ingegnere Ninni Rovazzi (Ninni Bruschetta), non accetta compromessi come avviene in Natura per “un vegetale”, appunto. Così si sfoga la sorella Nives Rovazzi (Rosy Franzese), ancora bambina e viziata: Sai come lo chiama papà? Il vegetale!  Per questo suo modo di essere, Fabio accetta diversi lavori da stagista, da distributore di volantini di pubblicità fino a fare il contadino con una folta squadra di immigrati neri, dove è comandato da un caposquadra anch’esso nero. Scusate ma anche voi qui per lo stage? – dice, nel giorno del suo arrivo, rivolgendosi agli immigrati dediti alla raccolta di pomodori, a differenza della fidanzata Elena che, ritenendolo un fallito, lo ha lasciato per andare a lavorare a Londra, dove è andata a fare presso un ristorante la cameriera, un lavoro umile che avrebbe potuto fare anche in Italia. Tant’è che Fabio al suo amico Pinuccio (Alessio Giannone), con il quale condivide l’appartamento in cui abita, confessa di averle detto: Mi stai lasciando per andare a fare la cameriera a Londra?
Fabio nel suo ultimo lavoro da stagista, che svolge presso un paesino sperduto dell’Appennino, conosce Armando (Luca Zingaretti), un uomo rude ma, al tempo stesso, gentile e benevolo, dal comportamento paterno, che lo aiuta e lo favorisce in tutto, anche a definire e concretizzare la relazione con la maestra (Paola Calliari) della sorella Nives, e che, al termine dello stage, lo saluta dicendogli, per incoraggiarlo, che nella vita c’è sempre una ricompensa, la gente pensa che non sia così, bisogna fregarsene del prossimo, invece bisogna sempre dare tutto quello che uno ha dentro. Poi le cose che devono arrivare arrivano.
Il film è esilarante, piacevole, coinvolgente e per tutte le età, basti pensare che la sceneggiatura è di Gennaro Nunziante che ne è anche regista, il quale, a sua volta, ha scritto e diretto tutti i film con Checco Zalone, da “Cado dalle nubi” (2009) a “Quo vado?” (2016). “Il vegetale” affronta, in modo molto semplice, brioso, pacato e con leggera profondità sia il problema della disoccupazione intellettuale dei giovani che, nella realtà attuale, vanno all’estero per compiere lavori che potrebbero fare in Italia e che, invece, vengono eseguiti da folte schiere di immigrati neri, sia il forte contrasto tra la vita superficiale e fittizia in una grande città, come Milano, e quella naturale e genuina in uno dei tanti paesini sperduti dell’entroterra italiano, sia la grande differenza tra il modo di agire illecito e immorale dei padri e quello consono alle leggi dei figli, che hanno tutte le capacità per potere risollevare le sorti del Paese.
Filmografia
Cado dalle nubi (2009), Che bella giornata (2011), Sole a catinelle (2013), Quo vado? (2016).
Francesco Giuliano

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