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venerdì 24 novembre 2017

“Gli sdraiati” descrive e analizza con obiettività il contrasto tra padri e figli nella società moderna

Titolo: Gli sdraiati
Regia: Francesca Archibugi
Soggetto: Michele Serra (dall’omonimo romanzo “Gli sdraiati”)
Sceneggiatura: Francesco Piccolo, Francesca Archibugi, Michele Serra
Produzione Paese: Italia, 2017

Cast: Claudio Bisio, Gaddo Baccini, Cochi Ponzoni, Antonia Truppo, Gigio Alberti, Ilaria Brusadelli, Barbara Ronchi, Carla Chiarelli, Sandra Ceccarelli, Giancarlo Dettori, Donatella Finocchiaro, Federica Fracassi, Matteo Oscar Giuggioli, Gianluigi Fogacci, […]
“Gli sdraiati”, il cui soggetto è stato tratto dall’omonimo romanzo (2013) di Michele Serra, edito da La Feltrinelli, è un film con il quale la regista Francesca Archibugi affronta il problema sociale che coinvolge i giovani di oggi  e i loro genitori. Figli e padri, figlie e madri, oggi. I figli, che quotidianamente si riuniscono in una stanza dell’abitazione dei loro genitori senza un proposito, stanno spesso sdraiati sul letto senza dialogare o facendo scherzi stupidi e inconcludenti. Rimangono comodamente distesi, come quando si sta sulla spiaggia a prendere il sole d’estate, dormono nelle ore della giornata in cui normalmente si lavora o stanno svegli nelle ore destinate al riposo, ma sempre sdraiati stanno. Forse per guardare meglio il cielo o il soffitto della stanza, che non offrono variabilità di immagini, trascurando così la bellezza variopinta della natura che li circonda, e chiedersi  del perché della vita? Figli e padri in continua diatriba, in perenne conflitto che non si riesce a trattenere come un fiume in piena. Né vale andare da uno psicologo insieme per un’analisi psicologica, né valgono i continui richiami all’osservanza delle regole come  rispettare un orario, pulire il cesso, raccogliere le mutande. Estranei i primi agli stimoli paterni, apatici, senza scopo, senza iniziative, senza un futuro, privi di creatività, umorali che cambiano comportamento o idea come il vento che muta direzione da un momento all’altro, senza rispetto delle regole che non sanno cosa siano, trascinati dagli eventi della giornata, privi di stimoli. Si ritrovano per caso come in un labirinto sforniti del filo di Arianna che gli consenta di trovare la via di uscita. Stracolmi di sensi di colpa i secondi che si chiedono quali siano state le cause che hanno determinato un tale stato di natura sociale che coinvolge tutti, vecchi e giovani, uomini e donne. … Ci si trova forse in una novella società medievale in cui … i giovani, in minoranza, umiliati, sono cacciati ai margini della società da questa orda di vecchi assetati di potere, di privilegi …? Un mondo tutto da scoprire che non teme famiglie agiate o con i genitori divorziati, come quella in cui si trova Tito (Gaddo Baccini), figlio di Giorgio Selva (Claudio Bisio), un popolare presentatore della Rai, o come quelle disagiate in cui vive Alice (Ilaria Brusadelli), figlia di Rosalba Bendidio (Antonia Truppo) di professione cameriera e che, in gioventù, ha fatto pure la prostituta, o come quelle che osservano i canoni evangelici cattolici. La Archibugi, con la sua fine sensibilità verso il sociale, analizza il problema, lo sviscera e lo affronta dai vari punti di vista, lo scompone mettendo a confronto le sofferenze dei giovani con quelle degli adulti, lasciando allo spettatore la possibilità di trovare una risposta ad una situazione sociologica molto grave e impellente.  
Filmografia
Mignon è partita (1988), Verso sera (1990), Il grande cocomero (1993), Con gli occhi chiusi (1994), L’albero delle pere (1998), Domani (2001), Lezioni di volo (2006), Questioni di cuore (2008).
Francesco Giuliano

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