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martedì 25 aprile 2017

“La tenerezza” mette a nudo l’intima richiesta di questo sentimento, oggi, assente nella vita reale

Titolo: La tenerezza
Regia: Gianni Amelio
Soggetto: Lorenzo Marone
Sceneggiatura: Gianni Amelio
Musiche: Franco Piersanti
Produzione Paese: Italia 2017

Cast: Renato Carpentieri, Elio Germano, Giovanna Mezzogiorno, Micaela Ramazzotti, Greta Scacchi, Arturo Muselli, Giuseppe Zeno, Maria Nazionale, Enzo Casertano, […]
“La tenerezza” di Gianni Amelio è un film tratto dal romanzo “La tentazione di essere felici” (Longanesi, 2015) di Lorenzo Marone, che approfondisce appunto il tema su questo sentimento che gli dà il titolo. Il film, che si svolge nella Napoli  frenetica, caotica, pullulante di gente e di traffico, borghese ma a contatto con l’ambiente proletario, descrive la storia di Lorenzo (Renato Carpentieri), un vecchio avvocato vedovo che, in rotta con i suoi due figli, Saverio (Arturo Muselli) e Elena (Giovanna Mezzogiorno), vive nella sua casa da solo. Attraverso il cortile interno, Lorenzo, un giorno, per caso, conosce Michela (Micaela Ramazzotti), una giovane affabile che gli mostra subito tenerezza, e suo marito Fabio (Elio Germano), un ingegnere impulsivo ma facilmente irritabile. Una coppia come tante altre serena o, almeno, tale appare a Lorenzo che instaura con ambedue, sin da subito, un rapporto empatico forse a causa della solitudine o di qualcosa che gli manca a livello inconscio. Sarà probabilmente la tenerezza, sentimento che, come afferma il regista è sfaccettato, qualcosa di cui spesso ci si vergogna, qualcosa che si omette per paura che venga scambiata per debolezza …. ma al tempo stesso è un’emozione che non va dilapidata, e concessa solo quando è autentica. 
La tenerezza, infatti, in senso sia metaforico che reale è una mano che ne cerca un’altra, che l’afferra e la stringe con forza genuina e sincera; la tenerezza è un sorriso spontaneo, è un compiacimento franco, è un complimento schietto, è come tenere la mano di un bambino per proteggerlo, è un sentimento sublime che fa cogliere la bellezza che è nell’essere umano, che ci fa uscire dalla solitudine e ci apre la porta incantevole del mondo e della sua ancestrale naturalezza.
Oggi, purtroppo, con la vita frenetica che conduciamo quotidianamente, siamo distratti e non riusciamo a fermarci per cogliere l’attimo, per apprezzare così la bellezza che ci sta intorno e per mantenere e nutrire quei rapporti affettivi di cui abbiamo bisogno fisiologicamente e psicologicamente. Non c’è distensione nei rapporti interpersonali, non si dialoga, c’è il silenzio attorno a noi in una società rumorosa, e c’è anche il pregiudizio che genera fraintendimenti a volte molto deleteri fino al punto che crea delle forze repulsive interpersonali senza ritorno. Ciò è quel che capita a Lorenzo nel rapporto difficile con i figli, soprattutto con la figlia Elena. Soltanto con i bambini egli riesce a instaurare subito rapporti empatici in quanto in loro c’è spontaneità e naturalezza. Lorenzo, infatti, riesce a tirare fuori tutta la sua tenerezza con il figlio di Michela e Fabio, con cui si fa delle passeggiate tenendolo per mano, e, via via, riesce a fare emergere il suo rimpianto per gli errori fatti nel passato anche a causa del suo orgoglio.
La tenerezza, dunque, è il sentimento protagonista di questo film, profondo e sottile, molto realista, di Gianni Amelio che ha scelto attori molto bravi, Renato Carpentieri, Elio Germano, Giovanna Mezzogiorno e Micaela Ramazzotti, i quali hanno saputo dare più slancio personale ai rispettivi protagonisti cogliendone a fondo l’essenza e la perspicacia. E, non è un caso, che, abbia scelto anche Carpentieri che lo volle protagonista in “Porte aperte” (1990) e la Mezzogiorno, per descrivere magnificamente il confronto-scontro tra due generazioni, quella dei padri e quella dei figli. Due generazioni che non dialogano, ma con la speranza che soltanto con la tenerezza possano ritornare a incontrarsi proficuamente.

Filmografia
Colpire Al cuore (1983), I ragazzi di via Panisperna (1988), Porte aperte (1990), Il ladro di bambini (1992), Lamerica (1994), Così ridevano (1998), La terra è fatta così (2000), Le chiavi di casa (2004), La stella che non c’è (2006), Il primo uomo (2011), Felice chi è diverso (2014).
Francesco Giuliano

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