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martedì 22 novembre 2011

Una volta tanto i potenti hanno la peggio nel film francese "L'esplosivo piano di Bazil"



Questo film è una favola dei nostri tempi, raccontata secondo lo stile fumettistico, allettante e divertente del regista Jean-Pierre Jeunet. Una commedia, in parte ironica, che narra la vittoria dei deboli sui potenti, (una volta tanto ci vuole!) ma che a volte assume connotati tristi perché si sofferma dei delitti causati dalle armi di qualunque tipo e delle pene che è costretto a subire un povero ragazzo di nome Bazil, che rimane orfano di padre, deceduto accidentalmente per lo scoppio di una bomba. Bazil diventato adulto viene, anche lui accidentalmente, ferito gravemente da una pallottola vagante, rimanendo per questo privo di lavoro. Si vede allora costretto a dormire sotto i ponti e vivere senza fissa dimora. Nel suo girovagare incontra un clochard che gli fa conoscere altri clochard, ognuno dei quali sa fare cose molto interessanti e originali. Con loro Bazil progetta un piano di vendetta che lo vedrà vincitore sui “signori” che si arricchiscono con la vendita delle armi, quelle stesse armi che gli hanno rovinato la vita per sempre. Una favola che, con raffinata delicatezza e originale brio, affronta il tema nefando della produzione delle armi e quello annoso dei rifiuti, dai quali invece si possono ottenere strumenti meravigliosi e straordinari. Una favola che descrive da una parte le nefandezze e lo sfruttamento dei neri per loschi fini e dall’altra la sincera e appassionata umanità che traspare tra i deboli e i miserabili costretti a vivere di tutto quello che viene ritenuto, dalla società opulenta e consumistica, superfluo. Bravo il regista nell’uso della macchina da presa, meravigliosa e fantastica la sceneggiatura e bravo, tra tutti gli attori, Dany Boon che ha saputo interpretare con originalità e con una mimica eccezionale il personaggio Bazil.



Un film francese del 2009 di Jean- pierre Jeunet con gli attori Dany Boon, Nicolas Marié, Jean-Pierre Marielle, André Dussollier, Yolande Moreau, Julie Ferrier e tanti altri. (Francesco Giuliano)






Fonti:



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